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02/03/2015
di Andrea Di Domenico

PubMatic aggiunge il native programmatic alla sua SSP

Kirk McDonald, presidente della tech company californiana: «Il Native advertising è sempre più importante per l’ecosistema della pubblicità digitale, dal momento che i formati nativi producono un engagement molto maggiore»

PubMatic ha annunciato di aver aggiunto il supporto al native advertising alla sua tecnologia programmatica. I partner editoriali di PubMatic saranno quindi in grado, per la prima volta, di vendere unit pubblicitarie native attraverso la Supply-Side Platform della compagnia, basata nella Silicon Valley. «Il Native advertising è sempre più importante per l’ecosistema della pubblicità digitale, dal momento che i formati nativi producono un engagement molto maggiore», ha detto Kirk McDonald, presidente di PubMatic. Diversi erano stati gli indizi dell'imminente ingresso di PubMatic nel promettente mercato del native programmatic. Il mese scorso, in particolare, la società aveva ufficializzato la partnership con Bidtellect, una DSP per il native. Inoltre, l’ex vicepresidente della tecnologia di PubMatic, Giuseppe Di Mauro, è stato un membro del team che ha contribuito a delineare gli standard IAB per il native programmatic, pubblicati di recente. Non c’è solo Bidtellect tra i partner del lancio di questa nuova opportunità targata PubMatic: tra DSP ed editori, la lista comprende Adelphic, Appia, BidSwitch, CraveLabs, Digilant, DistroScale, Fiksu, Lyfe mobile, MediaMath, Pinger, PowerLinks, Softonic, StackAdapt, StrikeAd e Turn. In Italia, dallo scorso novembre PubMatic è guidata da Andrea Campana, nel ruolo di country manager.  

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