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17/06/2015
di Alessandra La Rosa

Novità nell'offerta di DoubleClick: arriva il Programmatic Guaranteed

«Solo sulle nostre piattaforme, il volume di transazioni in Direct Programmatic è raddoppiato nell’ultimo anno, e otto dei nostri primi 25 editori ora vendono almeno il 10% delle loro impression tramite questa modalità», spiega Neal Mohan, vice president Video & Display Advertising di Google

Il Programmatic Guaranteed sbarca su DoubleClick. E' questa una delle novità annunciate dall'ad server di Google in occasione del DoubleClick Leadership Summit a Key Biscayne, in Florida. Novità dedicate a inserzionisti ed editori, sull'onda di una fruizione della rete sempre più multipiattaforma. «Non "andiamo" più online, ma piuttosto siamo presenti in molti brevi momenti durante tutto l’arco della giornata, e ci rivolgiamo automaticamente al dispositivo più vicino per soddisfare un’esigenza. In questi momenti, ci attendiamo di avere la risposta giusta, e di averla subito. In questi momenti di voglio-sapere, voglio-andare, voglio-fare, voglio-comprare, si prendono le decisioni e si formano le preferenze. Vincono i brand che sono presenti e utili ai consumatori nei momenti che contano - scrive Neal Mohan, vice president Video & Display Advertising di Google, su un blog post -. Oggi annunciamo alcuni passi avanti nei nostri prodotti DoubleClick per gli inserzionisti e gli editori, pensati per aiutarli a crescere in questo mondo fatto di momenti». E tra questi passi avanti c'è proprio la disponibilità su DoubleClick del Programmatic Guaranteed, ossia quella modalità di compravendita automatizzata su una inventory garantita, venduta in modalità programmatic a prezzi prenegoziati. «Secondo i primi numeri, si tratta veramente di inventory premium, allo stesso livello delle prenotazioni, con CMPM quindici volte superiori al tasso sul mercato aperto», assicura Mohan. Una scelta, quella di rendere acquistabili le inventory anche in modalità garantita, che il vice president Video & Display Advertising di Google giustifica in questo modo: «Nei primi tempi del programmatic advertising, tutto ruotava attorno agli inserzionisti orientati alla risposta diretta che compravano e vendevano banner in un’asta aperta. Oggi, ad affidarsi al programmatic advertising sono importanti brand ed editori premium, sull’intero arco delle app, del web mobile, del video e ora dei formati native. Assieme a questa espansione, assistiamo a una rapida crescita delle offerte dirette, le preferite dei brand e dei grandi editori per l'inventory premium. Solo sulle nostre piattaforme, il volume di transazioni in Direct Programmatic è raddoppiato nell’ultimo anno, e otto dei nostri primi 25 editori ora vendono almeno il 10% delle loro impression tramite questa modalità».  Tra le altre novità annunciate da DoubleClick, che peraltro è stato oggetto anche di un rinnovo del brand, c'è anche la nuova possibilità di misurare le conversioni su più device e in tutto il web, e non solo per gli annunci acquistati da Google. Attraverso DoubleClick, infatti, i marketer potranno adesso misurare le conversioni che iniziano con un click su un dispositivo e finiscono con una conversione su un altro per tutte le campagne in tutto il web, e dunque non solo per le campagne acquistate da Google. Infine, DoubleClick offrirà inoltre supporto alla realizzazione di annunci Native, attraverso una nuova soluzione che consentirà agli editori di creare i propri formati nativi in scala, e stabilire come dovranno apparire sui loro siti e app. DoubleClick provvederà poi a generare automaticamente gli annunci, ad erogarli e a fornire gli strumenti per il fine-tuning post-erogazione. E per consentire una più facile pianificazione Native anche per gli inserzionisti, lo strumento fornirà anche template nativi standard adatti per tutti gli editori in scala.

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