L'ingresso di Rich Schmaeling, grande esperto di mercati finanziari, nel board avvicina la DSP alla borsa. Il ceo Joe Zawadski: «L'ipotesi non ci è estranea»
Aria di cambiamenti in casa MediaMath, una delle maggiori società del comparto ad tech a muoversi ancora sul mercato come realtà indipendente e non quotata. Forse ancora per poco: lo sbarco in borsa, infatti, potrebbe essere abbastanza vicino. Va in questa direzione l’arrivo di diversi nomi di spessore nel management della società, fondata nel 2007 e inserita tra i leader del mercato DSP nel Forrester Wave 2014, tra cui il recentissimo ingresso di Rich Schmaeling come Cfo. Shmaeling è grande esperto di mercati finanziari così come lo è Peter Piazza, arrivato a giugno come General Counsel. Tutto questo lascia pensare che la strada della borsa per MediaMath possa essere imboccata a breve, come del resto ha lasciato intendere anche il ceo della società Joe Zawadski, parlando a proposito dell’arrivo di Schmaeling: «Abbiamo assolutamente voluto qualcuno che avesse dimestichezza con tutte le opzioni che abbiamo di reinvestire i nostri profitti per continuare a espandere il business», ha spiegato il manager. «Vogliamo fare uso della sua esperienza nel mercato azionario perché l’ipotesi di un’IPO, per diventare un’azienda quotata, non è ci è estranea». L’IPO, ha precisato Zawadski, non sarebbe comunque imminente e tutte le opzioni sono sul tavolo, inclusa quella di continuare da soggetto privato la politica di investimenti mirati che ha consentito alla società di finalizzare sei acquisizioni lo scorso anno.