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16/04/2015
di Alessandra La Rosa

Su Spotify arriva la targettizzazione dell'audience per Playlist

Le aziende potranno selezionare segmenti di audience specifici ed esclusivi basati sugli streaming di oltre un milione e mezzo di playlist. La novità sarà a disposizione da maggio

Quando gli utenti iniziano ad ascoltare una tra le milioni di playlist presenti su Spotify, spesso segnalano in che attività sono impegnati – come l’allenamento - o che stato d’animo provano o cercano – ad esempio il relax. A partire da maggio, questi insight saranno a disposizione degli advertisers. Spotify for Brands, la piattaforma che rivela insight sull’audience per connettere i brand con gli utenti del servizio di streaming musicale, lancia infatti Playlist Targeting, una soluzione dedicata alle aziende che permette di sfruttare i dati di proprietà di Spotify per meglio raggiungere il target di proprio interesse.Grazie a questa novità, le aziende potranno selezionare segmenti di audience specifici ed esclusivi basati sugli streaming di oltre un milione e mezzo di playlist Spotify, dagli appassionati dell’esercizio fisico ai pendolari, fino a millenials, genitori e molto altro. Tutte le campagne targettizzate offrono uno share of voice del 100% e sono rivolte a un pubblico con un grado di coinvolgimento elevato e attivo su tutti i dispositivi, con 148 minuti di presenza sulla piattaforma per utente al giorno (Fonte: dati interni Spotify). «La musica è parte integrante della vita di tutti i giorni - dichiara Jeff Levick, chief revenue officer di Spotify -. Le nostre soluzioni di targeting basate su ricchi insight comportamentali uniti alla nostra anima internazionale con la presenza in 58 Paesi offrono ai brand modalità di raggiungere i consumatori di streaming senza precedenti». Playlist Targeting rientra nel ventaglio di opportunità di Spotify Audience Targeting, che permette ai brand di creare campagne su un target preciso su piattaforme mobile e desktop. I brand possono ora selezionare segmenti di audience specifici in base a chi sono gli utenti (età e sesso, provenienza, lingua), cosa stanno ascoltando (playlist, genere) e quando e in che modo stanno ascoltando musica (momento della giornata e piattaforma/dispositivo). Spotify ha introdotto le prime soluzioni di pubblicità video – Video Takeover e Sponsored Sessions – nell’autunno 2014, offrendo ai brand un nuovo contesto premium per raggiungere fette di pubblico con formati display, audio e video su mobile e desktop. E' anche grazie a queste soluzioni che il fatturato di Spotify relativo ai ricavi pubblicitari è aumentato del 53% rispetto all’anno precedente e di ben il 380% per quello da mobile (fonte: dati interni Spotify, Q1 2015 vs. Q1 2014).

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